Chirurgia estetica seno prezzi:
mastoplastica additiva 5.900 euro
mastoplastica riduttiva 6.500 euro
mastopessi 6.000 euro
lipofilling seno 3.000 euro
I prezzi indicati sono una media delle tariffe nazionali e tengono conto di tutte le variabili di costo. Solo una visita specialistica potrà fornire i dettagli utili a formulare un preventivo su misura per ciascuna paziente.
Rifarsi il seno, quali i costi?
Per definire quanto costa rifarsi il seno dobbiamo prendere in esame ciascuna tipologia di intervento, viste le variabili a disposizione nella chirurgia estetica del seno.
Ogni clinica applica dei prezzi differenti e a seconda del chirurgo a cui vi rivolgete avrete un preventivo diverso. Le spese della struttura, variabili in base alla grandezza e al prestigio della clinica, comprendono sempre tutti gli aspetti fondamentali a garantire la sicurezza e il comfort delle pazienti.
Per gli interventi al seno che elenchiamo di seguito, incidono nella spesa le strumentazioni impiegate e il personale di sala coinvolto, che variano in base alla pratica chirurgica.
L'onorario del professionista dipenderà, non solo dalla sua fama e dalla sua specializzazione, quanto più dalla tipologia di intervento che si intende eseguire, quindi dalla difficoltà dello stesso e dall'utilizzo o no di materiali, come le protesi.
Per gli interventi rimorsabili potrete rivolgervi a strutture pubbliche o private accreditate e valutare più opzioni, in base alle disponibilità della struttura. Per costi a vostro carico vi aiuterà a scegliere il giusto percorso per le vostre esigenze.
La mastoplastica additiva ha costi che variano molto in base alla tipologia di protesi scelta e il prezzo oscilla tra i 4.000 euro e gli 8.000 euro mediamente, mentre per il lipofilling i costi sono inferiori perchè non sono previste le protesi ma inciderà nel preventivo la procedura lipoaspirazione, e il costo finale varia dai 2.000 euro ai 4.000 euro circa.
Per il ringiovanimento del seno, le spese sono leggermente più elevate in quanto la difficoltá dell’intervento è maggiore: la mastopessi ha costi che si aggirano intorno ai 5.000 euro, giungono fino ad 8.000 euro nel caso di mastopessi additiva.
Il Sistema Sanitario Nazionale contribuisce alle spese nel caso di interventi che restituiscano la buona condizione di salute della paziente e quindi nel caso di ripristino post mastectomia la mastoplastica additiva è mutuabile, anche per l’adeguamento della mammella controlaterale.
Nel caso di riduzione, la mastoplastica riduttiva è mutuabile solo per l’asporto di quantitativi corrispondenti ad almeno 500gr per seno ed ha un costo medio di circa 6.500 euro variabile in base all'entità da ridurre e alla durata dell'intervento.
Rifarsi il seno, perchè?
Ci sono diverse motivazioni che spingono una donna a rifarsi il seno: possono essere di natura psicologica o a causa di oggettive dismorfie fisiche.
Un bel seno, soprattutto un seno grande, aumenta la propria autostima, fa sentire attraenti e migliora la qualitá dei rapporti perchè ci si sente bene con se’ stesse. Allo stesso tempo, chi ha un seno enorme e pesante riscontra problematiche, sia dal punto di vista di salute che estetico.
Molto spesso troviamo ragazze che desiderano “eccedere” e nonostante abbiano una terza di reggiseno vogliono aumentare il volume ed essere delle vere e proprie bombe sexy; la maggior parte delle volte, però, il disagio sovviene quando il seno non si è sviluppato in armonia con il resto del corpo e ci si sente intrappolate in un fisico da bambina, quando si vorrebbe trasmettere la femminilitá della propria etá anagrafica.
Vi sono poi alcuni casi, oggettivamente più gravi, in cui a seguito di un tumore al seno, ad esempio, vengono asportate una o enterambe le mammelle e questa procedura è denominata mastectomia. Per le pazienti che hanno subito questo intervento così invasivo, la legge tutela il benessere psicologico e fisico contribuendo alle spese dell’operazione di ripristino.
Per le mamme che hanno allattato o per coloro che hanno avuto un importante dimagrimento, il seno cadente necessita di essere rimodellato, mentre per chi “abbonda” spesso è necessaria una riduzione seno che possa alleviare possibili mal di schiena e problematiche posturali.
Rifarsi il seno, quali tecniche?
L’intervento al seno si associa sempre all’ingrandimento ma rifarsi il seno significa rimodellare, dare tono, rendere proporzionato e armonico con il resto del corpo il decolletè.
Ci sono quindi interventi di aumento del seno e interventi di riduzione, nonchè operazioni di rimodellamento come il lifting al seno.
Le operazioni di ingrandimento sono principalmente due:
- mastoplastica additiva,
- lipofilling seno.
Mentre la mastoplastica additiva prevede l’inserimento di protesi mammarie di varia forma, dimensione e materiali, il lipofilling utilizza le stesse staminali della paziente.
Chi non volesse inserire un corpo estraneo nell’organismo, benchè sia oramai assodato che l’utilizzo delle protesi non intacca la salute dei seni, il trapianto del grasso autologo rappresenta una soluzione efficace e naturale.
Viene prelevata una quantitá idonea di adipe dalla paziente stessa e una volta purificata andrá inoculata nel seno: la totale biocompatibilitá del trattamento riduce totalmente i rischi di rigetto, al contempo però vi è la durata limitata nel tempo (l’adipe iniettato si riassorbe) e la possibilitá di eseguire aumenti volumetrici contenuti.
Per il rimodellamento del seno, invece, nel caso di ptosi severe (cedimento del tessuto come per il seno dopo allattamento), la mano del chirurgo mira a sollevare e tonificare le mammelle con la pratica denominata mastopessi o mastopessia, detta anche lifting seno.
In questo caso verranno ridotti gli eccessi di pelle dal seno cadente e riposizionata la parte ghiandolare per dare un aspetto giovane e tonico al decolletè. La mastopessi può essere additiva, nel caso in cui la paziente oltre al cedimento abbia avuto una importante riduzione della taglia e desideri ripristinare il volume mediante l’inserimento di protesi.
L’intervento al seno è richiesto anche per le donne che hanno avuto la fortuna di nascere con una notevole abbondanza ma alle quali il fisiologico cedimento dei tessuti porta ad un malessere fisico e un disagio estetico: un seno grande compromette la corretta postura ed esteticamente risulta poco attraente, perciò tante donne che ne soffrono ricorrono alla mastoplastica riduttiva, l’operazione di riduzione del seno.
Rifarsi il seno, quali i tempi?
Grazie al progresso in campo medico e chirurghico, i tempi di esecuzione degli interventi al seno si sono notevolmente ridotti. La seduta chirurgica di per se', in relazione alle pratiche che abbiamo considerato, varia dai 40 minuti alle 2 ore circa.
Ciò che è importante considerare sono i tempi di recupero post operatorio, non solo per organizzare al meglio la propria attività lavorativa o sportiva, ad esempio, ma per essere libere si sfoggiare il nuovo decolletè per un determinato periodo.
Per una mastoplastica additiva, ad esempio, il tempo necessario affinchè le protesi si assestino e il gonfiore scompaia è di circa 4 mesi. Se perciò avete intenzione di riempire il bikini per l'estate, Marzo già è il termine ultimo per eseguire l'operazione e potervi godere l'estate con il vostro nuovo seno.
Ttra i suggerimenti del chirurgo, è imporatte osservare l'astenzione ai raggi solari per i primi tempi, ragion per cui dovrete pianificare bene il vostro intervento!
Questo limite è comune per moltissimi interventi: evitare il calore ed evitare qualsiasi rischio di infezione finchè le suture non siano guarite. Rifarsi il seno in termini di riduzione o lipofilling comportano tempi di ripresa leggermente diversi, variabili soprattutto da paziente a paziente, ma sarà sempre bene agire con un certo anticipo, evitando i periodi più caldi dell'anno.
Rifarsi il seno è doloroso?
La risposta dipende dalla tipologia di intervento. Ovviamente, qualche rischio c’è sempre, anche perché nella maggior parte dei casi si tratta pur sempre di chirurgia.
Mastoplastica additiva: se il chirurgo è bravo, il dolore è quasi assente (presente al massimo solo al livello di fastidio). Il dolore è maggiore se il taglio viene effettuato al livello dell’ascella.
Mastoplastica riduttiva: il dolore è maggiore che nella variante additiva. Potrebbero verificarsi inoltre gonfiori ed ecchimosi, i quali si risolvono spontaneamente entro dieci giorni.
Mastopessi: il dolore è sempre presente ma regredisce spontaneamente entro 48 ore.
Lipofilling seno: si avverte al massimo un leggero indolenzimento.
Rifarsi il seno: come scegliere il chirurgo
E’ bene scegliere un chirurgo che sia allo stesso tempo competente e in grado di intercettare le esigenze del paziente. E, perché no, anche poco costoso. Il consiglio è di sostenere più consulti e chiedere ogni volta il preventivo.
Una volta raccolte tre o quattro esperienze, è sufficiente procedere con un’analisi comparata delle stesse e individuare la soluzione migliore in termini di rapporto qualità prezzo.
E’ bene non cedere alle tentazioni del turismo medico. Altrove i costi possono essere più bassi, è vero, ma le garanzie di qualità, rispetto all’Italia, sono a volte piuttosto scarse.