Miopia: cos’è
La miopia è un disturbo visivo che impedisce di vedere correttamente da lontano. Scientificamente, appartiene alla categoria delle ametropie, che raggruppa le patologie riguardanti i meccanismi di refrazione. L’occhio di un miope, infatti, è incapace di convogliare i raggi luminosi verso la retina. Tali raggi si fermano prima di impattare sulla retina, impedendo una adeguata messa a fuoco.
La miopia può essere corretta attraverso l’uso dei classici occhiali o delle lenti. In alternativa, allo scopo di eliminare per sempre il disturbo e restituire una vista normale, si procede con un'operazione volta alla correzione della miopia. Essa prevede l’impiego di numerose tecniche, le quali fanno parte della categoria della “chirurgia refrattiva”.
Costo operazione miopia: prezzi medi |
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Costo operazione miopia - tecnica PRK |
1.500,00 € |
4.000,00 € |
Costo operazione miopia - tecnica LASEK |
2.000,00 € |
4.600,00 € |
Quando è indicata una operazione per la miopia
L’operazione per la miopia, a seconda della tecnica utilizzata, prevede un diverso grado di invasività e un rischio più o meno elevato di complicanze. Tutte, però, sono accomunate da un elemento: il loro ricorso è vincolato da condizioni precise.
Età. L’intervento è sempre sconsigliato a chi ha meno di diciotto anni e più di sessanta. Nel primo caso, infatti, l’operazione potrebbe non risultare definitiva in quanto il disturbo è destinato ad avanzare. Nel secondo caso, alla miopia si accompagnano altri disturbi, come quelli che coinvolgono il cristallino, vanificando di fatto gli sforzi profusi in fase di intervento.
Stabilizzazione. La miopia è una patologia che si caratterizza per una iniziale tendenza degenerativa. In seguito, però, si stabilizza. L’età della stabilizzazione dipende da persona a persona, ma essa si posiziona nella maggior parte dei casi intorno ai venticinque-trent’anni. Il consiglio, comunque, è di procedere con l’operazione solo quando la vista si è stabilizzata da oltre due anni.
Struttura della cornea. L’operazione per la miopia, a prescindere dalla tecnica, prevede il rimodellamento della cornea al fine di “appiattire” l’occhio e di correggere la refrazione. Ne consegue che la cornea, per sopportare un tale intervento, debba essere sufficientemente spessa e robusta.
Gravità del disturbo. Benché gli occhiali o le lenti a contatto possano risultare fastidiosi a prescindere dal grado della miopia, è bene procedere con l’operazione solo se il disturbo è invalidante. Dunque, va sconsigliato nel caso in cui le diottrie perdute siano inferiori a due.
Come funziona una operazione per la miopia?
Tutte le tecniche che consentono di correggere la miopia vengono chiamate “chirurgia refrattiva”. Come già anticipato, le tecniche sono numerose ma in questa sede tratteremo quelle realizzate più frequentemente.
PRK
Acronimo di Photo Refractive Keratectomy, questa tecnica consiste nell’impiego di laser a ecchimosi che vaporizza parte della cornea. La sua precisione si posiziona nell’ordine del millesimo di millimetro.
L’intervento prevede l’asportazione manuale di tale porzione di cornea, ovvero del suo epitelio. Dopo l’operazione al paziente viene applicata una lente protettiva, la quale verrà rimossa una volta che la ferita si sarà chiusa spontaneamente. L’intervento dura qualche minuto e viene realizzato in anestesia locale, somministrata mediante l’uso di semplici gocce.
Il PRK è efficace ma ha un difetto: genera dolore nel post-operatorio. Tale dolore regredisce dopo qualche giorno in via del tutto spontanea. Comunque, è possibile tornare alla vita di tutti i giorni entro la settimana. Se si pratica un lavoro in ambienti polverosi, è bene astenersi da esso per circa tre settimane.
LASEK
Acronimo di Laser Epithelial Keratomileusis, questa tecnica prevede sì il rimodellamento della cornea ma non la sua (parziale) rimozione. In estrema sintesi, l’epitelio non viene asportato, bensì aperto e ribaltato attraverso un laser meccanico.
E’ un intervento più invasivo del PRK ma potenzialmente più efficace e privo di grossi problemi post-operatori. Per esempio, il dolore che si verifica con il PRK in questo caso è quasi del tutto assente. L’operazione viene realizzata in anestesia locale (mediante gocce) e il ritorno all’attività lavorativa occupa lo spazio di due giorni.
Rischi e complicanze di una operazione per la miopia
Essendo una operazione chirurgica, la complicanza più importante e più frequente è l’insorgenza di una infezione. Nulla, però, che non possa essere curato con un ciclo di antibiotici.
Altre complicanze insorgono se non si adottano i necessari accorgimenti. Per esempio, soprattutto se l’operazione è avvenuta con la tecnica PRK, è sconsigliato frequentare ambienti polverosi per almeno tre settimane, pena la comparsa di profonde irritazioni e infiammazioni.
Il rischio più grande, comunque, è quello di dover ripetere l’intervento. Una tale eventualità si verifica, però, solo quando l’operazione è stata eseguita in pazienti la cui miopia non si era affatto stabilizzata. La miopia, in questi casi, può tornare.
Operazione miopia: quale il prezzo?
Da qualche anno, persino nei casi più gravi, l’operazione per la risoluzione della miopia non è più eseguito dal Sistema Sanitario Nazionale. Occorre, dunque, eseguire questo intervento a pagamento.
I prezzi sono variabili, seppur di poco, e dipendono dalla fama della clinica e dall’autorevolezza del chirurgo. Ad ogni modo, ecco una panoramica dei prezzi per entrambe le tecniche menzionate nei paragrafi precedenti. I prezzi sono da considerarsi per entrambi gli occhi.
- Costo PRK: da 1.500,00 € a 4.000,00 €.
- Costo LASEK: da 2.000,00 € a 4.600,00 €.
Operazione miopia: come scegliere l’oculista
L’ideale è scegliere un oculista competente, in grado di eseguire una operazione efficace e priva, nei limiti del possibile, di effetti collaterali, e allo stesso tempo poco costoso. L’unico modo per individuare un professionista che si avvicini a questo tipo ideale è sostenere più consulti e chiedere il preventivo. Una volta “collezionate” tre o quattro esperienze è possibile individuare una soluzione soddisfacente in termini di rapporto qualità prezzo.
Il consiglio migliore, in questo caso, è di resistere alla tentazione del turismo medico. In altri Paesi, specie in quelli dell’area balcanica, i costi sono molto minori ma le garanzie di successo sono minori che in Italia. Dunque, considerando anche la delicatezza della materia trattata, non ne vale assolutamente la pena.