Astigmatismo: cos’è?
L’astigmatismo è un'ametropia, ossia una patologia che compromette la corretta proiezione dei raggi luminosi sulla retina. E’ un disturbo visivo molto diffuso, per quanto meno rispetto alla miopia, e in grado di risultare invalidante. E’ causato dalla tendenza sistemica di alcune parti dell’occhio a deviare i raggi luminosi. Questi, anziché muoversi in linea retta verso la retina, deviano in più direzioni, mancando così la necessaria messa a fuoco.
I sintomi dell’astigmatismo sono simili a quelli della miopia: la visione appare sfocata, i contorni meno nitidi, i dettagli più rarefatti. A differenza del miopie, però, l’astigmatismo è capace, seppur temporaneamente, di aggiustare la sua messa a fuoco. Si tratta di un procedimento faticoso, che sforza notevolmente l’occhio e può portare a conseguenze patologicamente significative.
Esistono più tipologie di astigmatismo. La divisione più importante riguarda la parte dell’occhio responsabile del difetto refrattivo, ossia della deviazione del raggio luminoso.
- Astigmatismo corneale. Il difetto di refrazione è, nella fattispecie, causato da una deformazione della cornea.
- Astigmatismo lenticolare. In questo caso, l’incapacità refrattiva è determinata da un difetto del cristallino.
L’astigmatismo può essere facilmente corretto con l’applicazione di specifiche lenti, così come avviene per la miopia. E’ a disposizione, inoltre, una vasta gamma di operazioni per l'astigmatismo, le quali però sono utili solo in caso di astigmatismo corneale.
Costo operazione astigmatismo: prezzi medi |
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Costo operazione astigmatismo - PRK |
1.500,00 € |
4.000,00 € |
Costo operazione astigmatismo - LASEK |
2.000,00 € |
4.600,00 € |
Quando è indicata una operazione per l’astigmatismo?
Proprio come la miopia, anche l’astigmatismo è una patologia che inizialmente si comporta in maniera degenerativa e solo dopo va incontro a una stabilizzazione. Ne consegue che nei casi in cui l’astigmatismo si presenta in evoluzione, e quindi non si è ancora stabilizzato, l’operazione per la correzione di tale disturbo, pur essendo praticabile, è comunque sconsigliata.
Il rischio, infatti, è quello di ripetere il trattamento a distanza di pochi anni. In linea di massima, almeno stando alle convenzioni introdotte dalla comunità scientifica, si consiglia di operare l’astigmatico quando sono passati almeno due anni dalla fine del percorso evolutivo-degenerativo.
Anche l’età rappresenta un vincolo. Per il motivo appena menzionato, ossia la necessità di stabilizzazione, l’operazione è in genere preclusa ai minorenni. Anche dopo i quarantacinque-cinquant’anni, però, possono insorgere alcune problematiche. In genere, infatti, gli astigmatici, a prescindere dal tipo di astigmatismo, vanno incontro alle soglie della mezza età a disturbi del cristallino. Dunque, va seriamente valutata l’opportunità di intervenire direttamente sul cristallino stesso.
Infine, occorre prestare attenzioni alle caratteristiche strutturali dell’occhio. Nonostante l’operazione per l’astigmatismo non sia poi così invasiva, “stressa” la cornea, dunque è bene che questa sia caratterizzata da una struttura sufficientemente robusta.
Ovviamente, come anticipato in precedenza, solo chi è affetto da astigmatismo corneale può sottoporsi a questo genere di operazioni. Esse, infatti, agiscono direttamente sulla cornea.
Come funziona una operazione per l’astigmatismo?
Così come per la miopia, sono disponibili varie tecniche per correggere chirurgicamente e definitivamente l’astigmatismo. In questo articolo, tratteremo le due più diffuse e praticate.
PRK
E’ una operazione di microchirurgia refrattiva in uso anche per la correzione della miopia. Consiste nella rimozione di una parte della cornea e del rimodellamento della stessa, in modo da migliorare i meccanismi di refrazione.
La PRK, il cui nome per esteso è Photo Refractive Keratectomy, si realizza ambulatorialmente e richiede una decina di minuti. Il paziente viene operato in anestesia locale, somministrata mediante delle semplici gocce.
Dopo una settimana circa è possibile tornare alle normali attività lavorative, benché sia sconsigliata l’esposizione alle polveri per almeno tre settimane. Nei primi giorni dall’operazione è possibile avvertire del dolore da moderato a medio.
LASIK
Acronimo di Laser Assisted in Situ Keratomleusis, è una tecnica molto recente che riduce al minimo i disagi del periodo post-operatorio. In questo caso il laser, anziché intervenire direttamente sull’epitelio, lo apre e lo solleva.
La cornea, lasciata così scoperta, può essere rimodellata per mezzo del laser stesso. Infine, il lembo di epitelio viene riposizionato senza alcun bisogno di suturare. Anche in questo caso il paziente viene operato sotto anestesia locale somministrata con gocce. Il decorso è di un paio di giorni ed è solo lievemente doloroso.
Rischi e complicanze di una operazione per l’astigmatismo
In genere, gli interventi per la correzione dell’astigmatismo, come quelli per la correzione della miopia, sono molto sicuri. Le complicanze sono rare, quelle pesantemente invalidanti sono del tutto assenti (o assolutamente eccezionali). Per questo motivo, nonostante sottoporsi a una manipolazione diretta del bulbo possa generare ataviche ansie, gli interventi di microchirurgia refrattiva sono sempre più richiesti.
Certo, è possibile incorrere in alcuni disturbi leggeri, passeggeri o facilmente rimovibili. Per esempio, è normale avvertire un po’ di dolore nei due giorni successivi all’intervento. Dolore che non è mai intenso, e nel caso del LASIK è assente o lieve.
Una complicanza rara ma che può capitare è l’insorgere di una infezione. D’altronde, si parla pur sempre di chirurgia. Ad ogni modo, il classico ciclo di antibiotici si rivela in questi casi più che sufficiente.
Infine, le infiammazioni e le irritazioni. Esse, a dire il vero, insorgono se si adottano comportamenti poco prudenti, come le esposizioni premature ad ambienti polverosi.
Operazione astigmatismo: quale il prezzo?
Da qualche tempo, le operazioni per la correzione dell’astigmatismo non possono essere più realizzate nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale. Ciò significa che gli interventi sono giocoforza a pagamento, dunque si deve ricorrere a cliniche o istituti privati.
Per fortuna, i prezzi sono abbastanza accessibili. Di seguito, una panoramica dei costi da sostenere in caso di operazione per l'astigmatismo, con esplicito riferimento alle tecniche trattate nei precedenti paragrafi.
- Costo PRK: da 1.500,00 € a 4.000,00 €.
- Costo LASEK: da 2.000,00 € a 4.600,00 €.
Operazione astigmatismo: come scegliere l’oculista
Dal momento che l’operazione non può essere più eseguibile in regime di SSN, il paziente può “scegliersi” liberamente l’oculista. L’obiettivo dovrebbe essere quello di individuare un professionista in grado di erogare un servizio impeccabile, e quindi di operare bene, ma che allo stesso tempo non sia eccessivamente esoso. L’unico modo per addivenire a questo scopo è chiedere più consulti e preventivi. Una volta raccolte tre o quattro esperienze, sarà possibile individuare un professionista dal rapporto competenza-prezzo ottimo.
La ricerca del miglior prezzo è cosa buona e giusta, ma non quando essa incide sulla qualità del servizio. Pertanto, è bene resistere alla tentazione del turismo medico. E’ vero: in alcuni paesi, specie quelli dell’Est Europa e dell’area balcanica, i costi sono molto minori. Tuttavia, non vi sono le medesime garanzie di sicurezza e di competenza che invece si trovano in Italia. Il gioco, in definitiva, non vale affatto la candela.