Iontoforesi oculare: cosa è?
La iontoforesi oculare è una pratica chirurgica il cui scopo è velocizzare l’assorbimento dei farmaci da parte delle strutture oculari. Viene eseguita in abbinamento ad alcuni interventi chirurgici, rispetto ai quali produce una azione ottimizzante. Nella stragrande maggioranza dei casi, però, viene utilizzata in occasione del cross linking corneale, una operazione in grado di bloccare lo sviluppo del cheratocono e, in alcuni casi, di stimolare una regressione nel medio periodo.
La iontoforesi oculare non va confusa con la ionoforesi, per quanto abbia alcuni elementi in comune con quest’ultima. La iontoforesi oculare, proprio come la ionoforesi, consiste nell’applicazione di corrente continua a bassissimo voltaggio, la quale favorisce - come già menzionato - l’assorbimento dei farmaci all’interno dei tessuti.
La iontoforesi è una pratica di recente acquisizione. Si è diffusa, infatti, a partire da un paio di anni fa sulla scorta di un lavoro di ricerca che, è bene specificarlo, ha visto come protagonista proprio l’Italia.
Ad oggi, la iontforesi è largamente utilizzata, specie nelle cliniche private, forte del fatto che, nonostante la sua breve storia, ha dimostrato senza ombra di dubbio la sua efficacia.
Costo iontoforesi oculare: prezzi di riferimento |
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Da |
A |
Cross linking con iontoforoesi con rimozione di epitelio (per occhio) |
1.000,00 € |
2.000,00 € |
Cross linking con iontoforesi senza rimozione di epitelio (per occhio) |
800,00 € |
1.600,00 € |
Iontoforesi oculare: quando è indicata?
La iontoforesi è indicata per i paziente affetti da patologie dell’occhio che richiedono, per essere debellate, l’applicazione di farmaci. L’esempio classico è il cheratocono, la cui terapia d’elezione è il cross linking corneale. Tale intervento, infatti, prevede la somministrazione di vitamina B2 sotto forma di gocce di riboflavina, sottoposta ad ossidazione mediante esposizione ai raggi ultravioletti.
Non solo: la iontoforesi oculare è praticamente obbligatoria quando la struttura della cornea è troppo sottile o debole, e non reggerebbe a interventi prolungati. L’effetto più importante della iontoforesi, infatti, è quello di accorciare sensibilmente la durata dell’intervento. Si stima che il cross linking corneale possa richiedere la metà del tempo grazie a questa innovativa pratica chirurgica.
Per il resto, la iontoforesi può essere sostenuta da chiunque. Da questo punto di vista, ossia per ciò che concerne il range di individui compatibili con la pratica, non vi sono controindicazioni importanti.
Come funziona la iontoforesi oculare?
La iontoforesi, almeno nella variante utilizzata per il cross linking corneale, sostituisce l’esposizione ai raggi ultravioletti. Quest’ultima ha infatti lo scopo di ossidare la vitamina B2 presente nella riboflavina, causandone l’assorbimento nella cornea privata del suo strato epiteliale.
Tuttavia, questo obiettivo può essere raggiunto in maniera più rapida ed efficace con la iontoforesi. Si stima, infatti, che se i raggi UV impiegano trenta minuti a far assorbire la sostanza dalla cornea, alla iontoforesi ne bastino a malapena sei. Non si tratta di un particolare da poco: la riduzione della durata dell’intervento permette la sua applicazione anche negli individui dalla cornea particolarmente fragile e riduce in tutti i casi i rischi di complicanze.
Inoltre, se l’intervento dura di meno (anzi, molto di meno) i fastidi post-operatori si riducono enormemente. Chi sostiene un intervento di cross linking corneale con iontoforesi oculare, infatti, lamenta sì un dolore nelle ore successive, ma un dolore molto blando, assolutamente sopportabile, inferiore a quello provato dai pazienti che hanno sostenuto il cross linking corneale con raggi ultravioletti.
Rischi e complicanze della iontoforesi oculare
Come già specificato, la iontoforesi rappresenta una garanzia di sicurezza per le persone che devono sostenere interventi all’occhio basati sulla somministrazione topica di sostanze. Garanzie di sicurezza che si traducono in una netta diminuzione del rischio post-operazione, quindi di complicanze.
Dunque, dal momento che per ora la iontoforesi è utilizzata quasi esclusivamente con il cross linking corneale, si può affermare che i rischi della iontoforesi siano gli stessi del cross linking, solo diminuiti di probabilità e di intensità. In definitiva, la semplice infezione, comunque risolvibile con un ciclo di antibiotici. Da menzionare è anche il dolore, che però - come abbiamo detto - è molto leggero.
Iontoforesi oculare: quale il prezzo
Ovviamente, la iontoforesi oculare da sola non ha ragione di esistere. Si tratta del resto dell’applicazione di corrente continua a basso voltaggio, quindi vincolata a uno scopo, e inserita all’interno di un contesto operatorio.
Dal momento che tale contesto nella maggior parte dei casi è il cross linking corneale, se intendiamo parlare di prezzi non possiamo discutere dei prezzi della iontoforesi, bensì dei prezzi del cross linking corneale con iontoforesi. Fatte queste specificazioni, possiamo affermare che i prezzi variano da 800,00 € a 2.000,00 €, a seconda che il trattamento preveda la rimozione o meno dello strato epiteliale (epi ON ed epi OFF).
- Cross linking con iontoforoesi con rimozione di epitelio (per occhio): da 1.000,00 € a 2.000,00 €.
- Cross linking con iontoforesi senza rimozione di epitelio (per occhio): da 800,00 € a 1.600,00 €.
Iontofoesi oculare: come scegliere l’oculista
Il buon esito degli interventi con iontoforesi oculare dipendono dalla qualità del macchinario e dalle competenze dell’oculista. Come scegliere un buon oculista e una altrettanto buona struttura? Gli unici modi consistono nel fare riferimento al passaparola e alla propria esperienza personale. Quest’ultima può essere valorizzata sostenendo più consulti, ai quali deve accompagnarsi la richiesta del preventivo.
Una volta sostenuti tre o quattro consulti è possibile individuare una soluzione che soddisfi in termini di rapporto qualità prezzo. Ovviamente, se volete risparmiare al 100% non vi rimane, se potete, che rivolgervi al Sistema Sanitario Nazionale, o direttamente o mediante strutture convenzionate.
Un altro consiglio è di diffidare dal turismo medico. Questa pratica può allettare a causa dei prezzi imposti dai professionisti oltre confine, che spesso sono bassi. Tuttavia, a questa convenienza non è detto si abbinino standard qualitativi elevati. Dunque, è bene rimanere in Italia, e godere di garanzie di sicurezza elevate. Anche perché non vale la pena sostenere costi e sforzi di un viaggio solo per risparmiare poche centinaia di euro.