Cosa è la calvizie?
Tutti sanno cosa è la calvizie, anche perché sono in tantissimi a “sperimentarla” sulla propria pelle. La perdita di capelli è un disturbo, o forse semplicemente una condizione, che a più livelli interessa il 70% degli uomini. In questo caso, in termini scientifici è nota come “alopecia androgenetica”.
Interessa però anche il 30% delle donne, seppur con qualche differenza. Per esempio, nell’uomo la recessione della linea dei capelli parte dalle tempie e dal vortice, per poi colpire tutto lo scalpo e “risparmiare” solo la nuca e la parte laterale del cranio. Nelle donne, invece, la perdita dei capelli interessa in maniera omogenea tutto il cuoio capelluto.
Inoltre, la calvizie maschile fa la sua comparsa molto presto, anche intorno ai 22 anni. Nelle donne, invece, insorge nella stragrande maggioranza dei casi dopo la menopausa.
Intorno alla calvizie si sono accumulati nel corso dei secoli false credenze e miti altrettanto ingannevoli. Ad oggi, però, sono certe sia l’eziologia che le possibilità di trattamento. Sia chiaro, curare la calvizie può essere impossibile, se non per mezzo della chirurgia. Rallentarla è già un obiettivo più a portata di mano.
Cure per la calvizie: prezzi medi |
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Da |
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Terapia farmacologica per cura della calvizie |
150,00 € |
700,00 € |
Autotrapianto per cura della calvizie parziale |
3.000,00 € |
6.000,00 € |
Autotrapianto per cura della calvizie quasi completa |
4.000,00 € |
8.000,00 € |
N.B.: I prezzi indicati sono frutto di stime e, pertanto, sono da ritenersi puramente orientativi. Per conoscere il costi reali suggeriamo di richiedere preventivi.
Calvizie: le cause
La causa, come tutti sanno, è esclusivamente genetica. D’altronde fa parte del senso comune il proverbio secondo cui la calvizie si eredita dal nonno materno (credenza falsa).
Quali sono invece le cause biologiche della calvizie? Sia negli uomini che nelle donne la perdita di capelli è causata da un processo di miniaturizzazione del bulbo, che si conclude con la morte dello stesso. Il bulbo si fa progressivamente più piccolo, fino a disintegrarsi completamente.
A sua volta, il processo di miniaturizzazione è innescato e stimolato dalla presenza di testosterone. Questo, a contatto con le sostanze del bulbo, produce un metabolita, vero responsabile del “rimpicciolimento”. Ora, negli uomini i capelli della zona laterale e della nuca inibiscono la produzione del metabolita, da qui la loro capacità di resistenza alla calvizie.
Ovviamente, si segnalano alcuni fattori esterni che, pur non provocando la calvizie, ne accelerano il decorso. Tuttavia, checché ne dica l’immaginario collettivo, non sono certo l’attività fisica o i copricapi stretti a causare questo spiacevole - e puramente estetico - disturbo.
Calvizie: trattamenti e rimedi
Ovviamente, esistono rimedi e rimedi. La prima distinzione che occorre fare è quella tra rimedi finalizzati al rallentamento della calvizie e quelli finalizzati al ripristino della condizione pre-calvizie. Insomma, si può curare la calvizie semplicemente rallentandola o anche invertendone (in modo anche brusco) il decorso.
Nel primo caso, la terapia consiste soprattutto nell’assunzione del finasteride. Sia chiaro, nemmeno questo farmaco blocca la calvizie. Semplicemente, la rallenta in modo definitivo, allungando il processo di diradamento anche di venti o trent’anni. A patto, ovviamente, di seguire la terapia in maniera permanente.
Un altro farmaco usato per curare la calvizie, anzi per rallentarla, è il minoxidil. Il suo uso è prevalente topico, e dura tutta la vita.
Se intendete curare la calvizie in maniera definitiva, e anzi tornare alla chioma di un tempo, non potete fare altro che ricorrere alla chirurgia. L’intervento è noto come “autotrapianto” dei capelli, e negli anni è andato incontro a una processo di ottimizzazione davvero significativo.
Ad oggi è un intervento efficace, che non lascia cicatrice e dal risultato estetico perfetto. Consiste, come molti sanno, nell’asportazione dei bulbi piliferi da zone “non visibili” o non decisive ai fini estetiche (es. la nuca) e al loro trapianto nella regione interessata dalla calvize.
Trattare la calvizie: quando i risultati?
Se si seguono terapie finalizzate al rallentamento, i risultati si cominciano a notare nel giro di qualche settimana, al massimo di pochi mesi. Va detto, però, che le reazioni - anche in termini di tempistiche - sono le più disparate in quanto dipendono dalle specificità genetiche.
Se invece si opta per l’autotrapianto, il risultato si vede nel giro di un mese, che è il tempo necessario affinché il capello cresca in modo apprezzabile.
Rimedi per la calvizie: a cosa fare attenzione?
Curare la calvizie non è uno scherzo. In un caso, infatti, la terapia prevede una assunzione a lungo termine di farmaci. Nell’altro caso, un vero e proprio intervento chirurgico.
Nella fattispecie di terapie farmacologiche, occorre prestare grande attenzione agli effetti collaterali, che sono presenti in misura rilevante. La finasteride, in particolare, può provocare calo della libido e persino impotenza. Tra gli effetti collaterali meno comuni si ascrivono anche depressione e fibrosi del pene.
Il minoxidil, invece, può provocare ipotensione, palpitazione, infiammazioni ed eritema.
Paradossalmente, è l’autotrapianto il rimedio più sicuro di tutti. A patto, ovviamente, di affidarsi a un chirurgo che sappia il fatto suo.
Curare la calvizie: quale il prezzo?
I prezzi dipendono ovviamente dall’approccio alla questione economica del singolo medico/istituto, nonché dalla tipologia di trattamento. Si va dalle poche centinaia di euro (medicine escluse) alle migliaia dell’autotrapianto.
- Terapia farmacologica per cura della calvizie: da 150,00 € a 700,00 €.
- Autotrapianto per cura della calvizie parziale: da 3.000,00 € a 6.000,00 €.
- Autotrapianto per cura della calvizie quasi completa: da 4.000,00 € a 8.000,00 €.
Curare la calvizie: come scegliere il medico?
La scelta del medico è fondamentale sia se il rimedio è farmacologico sia se il rimedio è chirurgico. Da un lato la calibratura dei dosaggi e dall’altro l’effettiva riuscita dell’intervento dipendono dal bagaglio tecnico e dalla competenza del medico.
Se possibile, scegliete un medico (e una clinica) non solo bravo ma anche poco costoso. Come fare? Dovete utilizzare le armi del consulto e del preventivo. Contattate più medici, sostenete più consulti e chiedete sempre preventivi. Confrontate esperienze e costi. Infine, individuate la soluzione che vi rassicura di più in termini di rapporto qualità (stimata) e prezzo.
Un consiglio: rinunciate al turismo medico. Altrove i prezzi possono essere anche bassi, ma la qualità del risultato è sicuramente inferiore rispetto a quello prodotto dai professionisti italiani. Insomma, il gioco non vale la candela.