Cavitazione: cosa è e a cosa serve
Contrastare le antipatiche e soprattutto antiestetiche adiposità localizzate, come ad esempio la tanto odiata pelle a buccia d’arancia, è una scelta importante per molte donne, spesso perseguitate dalla volontà di migliorare un aspetto del loro corpo che proprio non amano. Ad oggi, per contrastare in maniera più o meno veloce questi inestetismi vi sono sicuramente molte soluzioni, alcune delle quali possono essere più o meno invasive: ricordiamo, tra le più semplici e meno dispendiose dal punto di vista economico – ma forse di più dal punto di vista del tempo – la ricerca di un corpo sinuoso ed armonioso per mezzo, ad esempio, di una attività fisica continuativa, di un buon stile di vita e di una alimentazione sana e controllata.
Ma esistono poi anche altre soluzioni, che eventualmente si possono affiancare e considerare tra le più efficaci, come ad esempio quella offerta dalla medicina estetica, ovvero la cavitazione. Sappiamo che essa è una tecnica ampiamente utilizzata per rispondere a molte e diverse esigenze, e che può avere anche un impiego nello specifico campo medico per eliminare e contrastare i calcoli renali, disturbo ad oggi molto diffuso. Ma sappiamo anche che, nella medicina puramente estetica, la cavitazione è un fenomeno che viene sfruttato per contrastare le adiposità localizzate, la pelle a buccia d’arancia a la cellulite: una tecnica terapeutica vera e propria, insomma, che nel corso degli ultimi anni sta riuscendo a riscuotere un sempre maggior successo.
A cosa serve, quindi, la cavitazione? Questa tecnica fa leva sul fenomeno legato all’uso sapiente ed intelligente degli ultrasuoni, i quali vengono quindi impiegati per arrivare al tessuto di grasso sottocutaneo e determinare variazioni di pressione e di temperatura proprio in quella zona “colpita”. In questo modo, le piccole bollicine di vapore che si generano vanno a creare delle rotture alle membrane cellulari, contrastando quindi le adiposità localizzate in eccesso.
Cavitazione: costi indicativi per una seduta
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Da |
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Costo seduta cavitazione estetica ultrasonica |
80,00 € |
100,00 € |
Cavitazione: quando è indicata e quali tipologie?
Ad oggi, la cavitazione è una tecnica molto efficace ed interessante, specialmente valida per quelle tipologie di persone che non riescono ad eliminare il grasso in eccesso in maniera naturale. Le micro bolle che si vengono a creare e che generano la rottura delle membrane cellulari rendono inoltre possibile anche una efficace trasposizione dei grassi verso il fegato attraverso il sistema linfatico: in tal modo, verranno eliminate in maniera veloce e spontanea.
Il fatto che la cavitazione non sia un trattamento invasivo la rende sicuramente efficace e utile in molti casi, ma non bisogna considerare questa terapia come una sostituzione di un più adatto trattamento contro l’obesità e il sovrappeso in genere: può però rappresentare un valido supporto per associare ad una dieta equilibrata e ad uno stile di vita corretto un trattamento medico ed estetico convalidato e certificato.
Chiaramente, è necessario, prima di effettuare questo trattamento, avere un colloquio preliminare e preventivo con il medico, in maniera da essere certi di poter affrontare nella maniera più adeguata la terapia.
Le tipologie effettive di cavitazione utilizzate in questo campo sono:
- La cavitazione medica, che fa uso di specifici macchinari che possono essere utilizzati solo da personale medico ed esperto, e quindi a basse frequenze (30-40 Kilo Hertz, KHz) in grado di penetrare all’interno dello strato di grasso.
- La cavitazione estetica, che invece può essere utilizzata anche da personale non medico, purché comunque preparato nel settore. In questo caso, gli ultrasuoni sono ad alte frequenze (1-3 Mega Hertz o MHz).
Cavitazione: come funziona?
La cavitazione fa uso degli ultrasuoni: nel caso della cavitazione estetica, che può essere utilizzata anche per contrastare eventuali disturbi come ad esempio i calcoli renali, si parla di ultrasuoni ad elevata frequenza che vengono emessi dai macchinari i quali riescono a raggiungere solo lo strato più superficiale della pelle. Il vantaggio è che questo tipo di cavitazione è più semplice e immediata, ed anche meno invasiva rispetto a quella medica, che invece richiede il sapiente uso di specifici macchinari d parte di personale medico qualificato.
Lo svantaggio è che, raggiungendo solo lo strato adiposo superficiale, il risultato ottenuto potrebbe non essere dei migliori. Si tratta però di un trattamento che comunque è da considerarsi molto utile, dal momento che è in grado di sollecitare la pelle e rivitalizzarla, stimolandola verso lo scioglimento del grasso.
Non è comunque un trattamento doloroso: il manipolo viene fatto passare sulla zona da trattare in maniera circolare e con una sorta di massaggio, e comporta solo, al massimo, una sensazione di formicolio.
Cavitazione: benefici e risultati
Come abbiamo anticipato, non si tratta di un metodo doloroso ma piuttosto essa può semplicemente comportare una leggera sensazione di formicolio che, talvolta, può essere comunque fastidiosa: ma con i benefici che si possono ottenere come, appunto, l’eliminazione delle adiposità localizzate, sicuramente ne vale la pena.
Una seduta può avere la durata di 30 o 40 minuti a seconda della difficoltà effettive presentate in quella zona: è sempre bene, comunque, esprimere al proprio medico o operatore tutti i dubbi ed eventuali effetti percepiti perché ciò potrebbe essere molto efficace ed interessante per valutare gli effetti del trattamento sulla zona.
Per ottenere e per mantenere sul lungo termine i benefici che si possono avere con questa tecnica, è comunque consigliato ricorrere a circa una decina di sedute, anche se ciò varia molto in funzione della zona da trattare.
Cavitazione: controindicazioni ed effetti collaterali
Le possibili controindicazioni e gli effetti collaterali connessi a questo tipo di trattamento sono variabili: c’è chi percepisce dei fastidi e chi, invece, non sente assolutamente nulla, e ciò è assolutamente normale, in quanto la risposta può essere soggettiva. Bisogna ricordare che se effettuata con criterio, la cavitazione può al massimo comportare qualche effetto collaterale di lieve entità come ad esempio leggere sensazioni di torpore e calore sulla zona trattata, ed arrossamento della pelle.
Non è invece indicata in alcuni pazienti, come ad esempio in persone che soffrono di diabete, disturbi cardiopatici o vascolari, disturbi della coagulazione, ed in casi come la gravidanza in corso, l’allattamento, in persone dotate di peacemaker e/o protesi metalliche ed in chi soffre di problemi epatici.
Cavitazione: quali i prezzi?
Il costo della cavitazione è variabile, in funzione della superficie da trattare, del tipo di intervento effettuato, e di altre variabili. Nello specifico, in linea di massima, il costo della cavitazione potrebbe essere di circa 80,00 € - 100,00 € a seduta ma si tratta, in genere, di prezzi indicativi dal momento che essi variano a seconda delle varie situazioni tra cui, ad esempio, il tipo di centro a cui si fa riferimento.
Cavitazione: come scegliere il medico
Per avere una idea ben precisa dei costi, ma anche del tipo di tecnica utilizzata e per avere la giusta tranquillità sul tipo di risultato, è bene essere pronti a richiedere più preventivi. Questo permette, ovviamente, di avere anche la possibilità di effettuare una specifica e precisa valutazione del rapporto qualità prezzo, senza dimenticare che il low cost, mai come in questo caso, è assolutamente da evitare.
Così come è da evitare il turismo medico: sempre meglio affidarsi a persone esperte e qualificate nel settore, insomma, anche se questo comporta una spesa in più.