Cosa sono i capillari rotti e perché vengono?
I capillari rotti rappresentano un disturbo principalmente estetico, sebbene possano portare anche a fastidi di tipo fisico, come il classico bruciore.
I capillari sono dei sottili vasi sanguigni il cui compito è trasportare il sangue (non esclusivamente nelle zone periferiche). Quando i capillari si rompono, il sangue si riversa nella zona immediatamente circostante. Dal punto di vista estetico, il disturbo si manifesta come una fitta e irregolare rete di vasi sanguigni, da alcuni giudicata assolutamente antiestetica.
Perché una persona può soffrire di capillari rotti? Qual è la causa di questo disturbo? Ebbene, i fattori sono numerosi, ecco i principali.
- Genetica. Alcune persone soffrono di capillari rotti semplicemente perché sono predisposte. In questo caso, occorre prevenire il disturbo adottando uno stile di vita più salutare possibile.
- Disturbi ormonali. Anche una produzione eccessiva, irregolare o problematica di ormoni può causare la rottura dei capillari.
- Carenza di vitamine. In particolare, un’assunzione di vitamina C non sufficiente può favorire l’insorgenza dei capillari rotti.
- Abuso di sigarette e alcol. Il tabacco causa un cattivo assorbimento della vitamina C, alla cui importanza abbiamo accennato poco fa. L’alcol invece agisce da vasodilatatore, causando quindi una iperestensione dei capillari e - nei soggetti predisposti - la loro rottura.
- Problemi di circolazione. Quando il drenaggio venoso non si sviluppa in modo regolare, aumenta il carico di alcuni capillari. Questi si dilatano fino a rompersi.
“Capillari rotti” è in realtà una espressione gergale, di uso comune. Il nome ufficiale è “teleangectasia”.
La diagnosi dei capillari rotti, ovvero delle teleangectasie, è abbastanza semplice. Nella stragrande maggioranza dei casi, è semplicemente clinica. D’altronde - ed è questo il vero problema - si vedono ad occhio nudo.
Capillari rotti: costi indicativi dei principali rimedi |
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Da |
A |
Laserterapia per capillari rotti (a seduta) |
20,00 € |
80,00 € |
Luce pulsata con radiofrequenza per capillari rotti (a seduta) |
40,00 € |
120,00 € |
Scleroterapia per capillari rotti (a seduta) |
50,00 € |
180,00 € |
N.B.: I prezzi indicati sono frutto di stime e, pertanto, sono da ritenersi puramente orientativi.
Eliminare i capillari rotti: trattamenti e rimedi
Si può guarire dalle teleangectasie? Certamente sì, ma occorre conoscere la cause scatenanti e intervenire direttamente su di esse. Se per esempio la rottura dei capillari è dovuta a un disturbo ormonale, occorre procedere con un’analisi della composizione ormonale e l’assunzione di farmaci che possano regolarizzarla. Se invece il fattore principale è circolatorio, è necessario seguire una terapia che rimetta cuore e vasi sanguigni in condizione di lavorare bene.
Chiaramente, è possibile agire sul sintomo, ovvero sulla manifestazione estetica del capillare. Certo, il rischio è che il problema si riproponga nel medio periodo, ma è un passo che va compiuto, magari in attesa di un intervento definitivo sulle cause.
Le alternative, da questo punto di vista, sono almeno tre.
- Laserterapia. E’ la soluzione più diffusa. Consiste nell’applicazione di una luce ultra violetta con una frequenza di circa 600 nanometri, in grado quindi di agire esclusivamente sul “colore rosso”. L’energia emessa si traduce in calore e “cauterizza” i capillari. All’inizio insorgono dei piccoli ematomi, che però si riassorbono nel giro di qualche giorno.
- Luce pulsata. Il laser in questo caso emette svariate frequenze, quindi è in grado di curare allo stesso tempo anche altri inestetismi. Spesso viene abbinata con la radiofrequenza.
- Scleroterapia. Questo trattamento consiste nell’iniezione di una soluzione particolare che causa il collasso e la chiusura dei capillari. Questa soluzione è in genere a base di aetoxisclerolo e ossigeno. Una variante è la scleroterapia ecoguidata: essa prevede l’impiego dell’ecografia, utile a individuare la posizione esatta dei capillari rotti ma non visibili.
Togliere i capillari rotti: quando i risultati?
L’orizzonte temporale dipende principalmente dalle tecniche. La laserterapia, per esempio, produce risultati nel giro di tre o quattro sedute, le quali si susseguono con un ritmo di tre o quattro al mese.
Lo stesso dicasi per la luce pulsata, che però può essere eseguita con un ritmo di una a settimana.
Molto più lungo l’orizzonte temporale della scleroterapia. Nella migliore delle ipotesi, sono sufficienti uno o due mesi. Nella peggiore, anche tre o quattro. Ciò capita soprattutto se i capillari rotti sono di grandi dimensioni, e se le zone colpite sono estese o semplicemente numerose.
Rimedi per i capillari rotti: a cosa fare attenzione?
Ogni tecnica ha le sue controindicazioni. In linea di massima, è bene non affrontare né la laserterapia né il trattamento a base di luce pulsata se, proprio nella zona di trattamento, si soffre di problemi dermatologici significativi.
Allo stesso modo, è bene rinunciare se si è portatori di pacemaker o altro dispositivo neuroelettrico. Ciò vale soprattutto se il trattamento prevede anche l’uso delle radiofrequenze.
In linea di massima, è bene seguire un principio: curare la manifestazione dei capillari rotti è una mossa saggia, ma solo se, in contemporanea, si interviene sulle cause.
Il rischio, se non si pone la giusta attenzione su questo aspetto, è spendere parecchio denaro per ritrovarsi con lo stesso disturbo dopo sei mesi o un anno.
Rimuovere i capillari rotti: quale il prezzo?
Purtroppo, la risoluzione delle teleangectasie non è a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Dunque, occorre rivolgersi ai privati o comunque sostenere dei trattamenti a pagamento. Quanto costano? I prezzi dipendono dalla tecnica utilizzata. In genere, non si paga più di 180,00 € seduta.
- Laserterapia: da 20,00 € a 80,00 € a seduta.
- Luce pulsata con radiofrequenza: da 40,00 € a 120,00 € a seduta.
- Scleroterapia: da 50,00 € a 180,00 € a seduta.
Eliminare i capillari rotti: come scegliere il medico?
Lo scopo dovrebbe essere rivolgersi a un medico e a un istituto di qualità ma che non impongano una spesa eccessiva. Come trovare una realtà che coniughi competenza e convenienza?
Il metodo è semplice: contattate più istituti, sostenete più consulti e chiedete sempre il preventivo. Successivamente confrontate le ipotesi di costo ricavate, e individuate una soluzione dal buon rapporto qualità prezzo.
Un consiglio: rinunciate al turismo medico. E’ vero, in alcuni paesi dell’Europa orientale o dell’area balcanica la chirurgia estetica costa meno. Tuttavia non è detto che le garanzie di sicurezza siano all’altezza. Dunque, non ne vale proprio la pena.