Brillantino al dente: in cosa consiste?
Il brillantino al dente è una moda che ha fatto la sua comparsa qualche anno fa e si sta diffondendo rapidamente, soprattutto tra i giovani. Consiste nell’applicare sulla superficie del dente un brillantino che abbia l’aspetto di un piercing.
Tale intervento, che può essere più o meno invasivo a seconda delle tecniche utilizzate, rientra nella categoria dell’estetica dentale. E’ quindi un intervento che non ha alcuna motivazione salutaria. Come è facilmente intuibile, non si applica il brillantino per guarire da qualche patologia o risolvere un disturbo, ma semplicemente per dotarsi di un accessorio che possa impattare, si spera positivamente, sul proprio aspetto estetico.
In realtà, pur essendo considerata una moda recente, quella del brillantino deriva da una pratica che, a più riprese, ha caratterizzato le abitudini e le sensibilità di numerose civiltà, dall’antichità fino all’epoca contemporanea. Dunque, l’idea di decorare il dente con un oggetto simile a un gioiello non è affatto nuova.
Per inciso, tale presupposto di base ha trovato una ancora più recente espressione nel Grillz, termine con cui si definisce una specie di mascherina ingioiellata. Questa, pur esercitando un impatto estetico parecchio vistoso, è però molto più invasivo rispetto al semplice brillantino, oltre che più costoso.
Brillantino al dente: prezzi medi |
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Da |
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Applicazione brillantino superficiale |
50,00 € |
150,00 € |
Applicazione brillantino con incastonatura |
60,00 € |
200,00 € |
Costo brillantino |
50,00 € |
300,00 € |
Mettere un brillantino al dente: tecniche e procedure
Applicare un brillantino al dente rappresenta un intervento tutto sommato semplice, per un dentista. Comunque, esistono almeno due tipologie di procedure, le quali si differenziano sotto molti punti di vista: impatto estetico, durata, costo, invasività e complicanze. Ecco una descrizione approfondita di entrambe.
Brillantino al dente superficiale
E’ l’alternativa maggiormente esplorata, quella più diffusa in assoluto. Anche perché costa poco, è poco invasiva e prevede una procedura piuttosto breve.
Molto banalmente, il brillantino viene incollato alla superficie dentale mediante un fluido. Nello specifico, il dentista pulisce accuratamente la superficie dentale, cosparge la sede del brillantino con una sostanza adesiva biocompatibile, applica il brillantino e lo sottopone a fotopolimerizzazione.
Quest’ultimo procedimento è fondamentale per garantire una maggiore adesività e scongiurare il rischio che il brillantino si stacchi (e venga ingoiato accidentalmente). L’operazione, se così si può chiamare, è rapida, semplice e indolore.
Brillantino al dente con incastro
La procedura è molto più complessa, lunga e rischiosa, sebbene si possa posizionare ancora nel campo dell’invasività “medio-bassa”.
Il brillantino, anziché essere incollato sul dente, viene incastrato nel dente. Dunque, il dentista deve bucare la superficie dentale e creare una sede che ospiti il brillantino.
Questo genere di intervento consente di applicare qualsiasi tipo di brillantino, anche pesante e vistoso, dunque offre più possibilità sul piano estetico. Inoltre, dura praticamente per tutta la vita.
Brillantino al dente: quali i rischi?
L’applicazione del brillantino al dente, a prescindere dalle procedura utilizzata, contempla alcuni rischi e una probabilità, certo bassa ma comunque apprezzabile, che insorgano delle complicanze. Esistono rischi e complicanze che riguardano entrambe le procedure, e altre che riguardano specificamente l’una o l’altra.
Sia l’applicazione superficiale che l’incastonatura possono peggiorare gli stati cariosi. Nel primo caso, il dente subisce un trauma a livello esterno, in corrispondenza dello smalto; nel secondo a livello interno. Questo rischio, però, viene completamente azzerato se il dentista adotta un semplice accorgimento: far precedere l’applicazione del brillantino da una attenta pulizia dentale ed eventualmente da una risoluzione delle carie attraverso l’otturazione.
Per quanto riguarda i rischi legati alla sola applicazione superficiale, essi si riducono al distacco del brillantino, con conseguente ingerimento. Anche in questo caso, scongiurare il rischio è semplice: basta affidarsi a un buon dentista, in grado di preparare e applicare il fluido adesivo nella maniera più corretta.
Anche i rischi dell’incastonatura dipendono dall’imperizia del dentista. Essi prevedono danni allo smalto e alla struttura dentale. A lungo andare, si potrebbe registrare un aumento delle probabilità di incorrere nella carie. Se l’applicazione non è eseguita a dovere, poi, la rimozione potrebbe provocare una frattura del dente.
Come abbiamo visto, i rischi, pur essendo presenti, sono quasi pari a zero se il dentista si comporta come dovrebbe. Dunque, la scelta dello specialista ricopre una importanza notevole.
Brillantino al dente: quale il prezzo?
Il costo dipende essenzialmente dalla procedure per cui si opta. Ovviamente, è più costosa l’incastonatura. Si parla in ogni caso di una spesa minima, che si riduce, nella maggior parte dei casi, a poche decine di euro. Va considerato, inoltre, anche il costo del brillantino stesso, anch’esso ridotto. Ecco una panoramica breve ma esaustiva.
- Applicazione brillantino superficiale: da 50,00 € a 150,00 €.
- Applicazione brillantino con incastonatura: da 60,00 € a 200,00 €.
- Costo brillantino: da 50,00 € a 300,00 €.
Brillantino al dente: come scegliere il dentista
La scelta del dentista, per questo come per altri interventi, gioca un ruolo di primo piano. Se il dentista è bravo, allora i rischi si abbassano notevolmente (fino a scomparire del tutto). L’obiettivo, però, dovrebbe essere l’individuazione di un professionista non solo competente ma anche poco costoso.
Una missione impossibile? Non esattamente. E’ sufficiente contattare più specialisti, sostenere più consulti e richiedere sempre il preventivo. Una volta sperimentati tre o quattro professionisti, si mettono a confronto le esperienze e si individua la migliore soluzione dal punto di vista delle garanzie di qualità e del prezzo.
A tal proposito, un consiglio: resistete alla tentazione del turismo medico. In genere, gli interventi odontoiatrici costano meno nei paesi dell’Est Europa e dei Balcani. Tuttavia, gli standard qualitativi sono inferiori rispetto all’Italia. Insomma, non ne vale la pena, a maggior ragione se l’intervento consiste nella semplice applicazione del brillantino che, come abbiamo visto, non costa poi molto.