Bioimpedenziometria: cos’è?

La bioimpedenziometria è un esame diagnostico innovativo e poco invasivo. Il suo scopo è analizzare la composizione corporea e la distribuzione dei liquidi. Trova numerose applicazioni, dalla medicina allo sport al nutrizionismo.

La bioimpedenziometria è un esame di tipo bioelettrico, e che presuppone l’utilizzo di una apparecchiatura elettronica molto sofisticata, nonché l’impiego di un particolare software.

I prezzi indicati rappresentano unicamente delle stime indicative.

Quando è indicata la bioimpedenziometria?

La bioimpedenziometria consente di ricavare dati su una enorme quantità di parametri. Nello specifico consente di individuare i valori relativi:

• All’acqua corporea totale.
• All’acqua intracellulare.
• All’acqua extracellulare.
• Alla percentuale di massa grassa.
• Alla percentuale di massa magra.
• Al rapporto tra sodio e potassio.

Alla luce di queste evidenze, la bioimpedenziometria rappresenta uno strumento preliminare di assoluta efficacia per redigere diete personalizzate, siano esse dimagranti o finalizzate alla cura di patologie, al miglioramento delle prestazioni sportive etc.

Inoltre, rimanendo in ambito sportivo, la bioimpedenziometria è utile per analizzare la massa muscolare, passaggio necessario per monitorare una attività di potenziamento o per verificare l’efficacia di un qualsiasi altro programma di allenamento.

Inoltre, vista la sua capacità di indagare sulla presenza di liquidi nell’organismo, la bioimpedenziometria rappresenta una risorsa importante nella cura di alcune disfunzioni, come la ritenzione idrica o di vere e proprie patologie, come quelle legate all'apparato muscolo-scheletrico (es. osteoporosi).

La bioimpedenziometria è ormai ampiamente diffusa. Tuttavia, non può essere sostenuta da tutti. Alcuni soggetti, infatti, ne sono esclusi. Non possono sottoporsi a questo esame:

• I portatori di stimolatori cardiaci (Pace Maker).
• I portatori di neurostimolatori o di elettrodi impiantati nel cervello o a livello subdurale.
• I portatori di impianti per l’udito.
• Le donne incinte.

Come funziona la bioimpedenziometria?

La bioimpedenziometria prevede l’impiego di una strumentazione specifica e ad alta tecnologia, e un software per la ricezione e l’interpretazione dei risultati.

Il paziente viene fatto accomodare su una superficie piana. Successivamente, i tecnici pongono due elettrodi sul dorso di una mano e due elettrodi sul dorso di un piede. Tali elettrodi sono collegati, per mezzo dei morsetti, al macchinario.

Il passaggio successivo prevede l’immissione di corrente elettrica alternata, a bassa frequenza e innocua per la salute (controindicazioni a parte), ovviamente veicolata dagli elettrodi. La corrente percorre tutto l’organismo, incontrando una resistenza diversa, la quale varia nell’intensità e nella durata in base alla composizione dei tessuti corporei.

I dati circa tale resistenza vengono trasmessi al macchinario ed elaborati dal software. In questo modo viene misurata la bioimpedenza, ovvero il grado di resistenza che le varie parti del corpo oppongono al passaggio delle corrente. Sarà il medico diagnosta a interpretare i dati e a stilare una analisi della composizione corporea.

Il principio alla base della bioimpedenziometria è teoricamente semplice: l’acqua, i grassi e il tessuto muscolare reagiscono in maniera estremamente differenziata alla corrente. Per esempio, il grasso è povero di elettroliti, quindi oppone molta resistenza all’elettricità. Di contro, il tessuto muscolare è ricco di elettroliti e non oppone resistenza. Lo stesso dicasi per le ossa.

Bioimpedenziometria: a cosa fare attenzione

Ovviamente, il primo aspetto sul quale si deve porre la massima attenzione è la compatibilità con l’esame. Come già specificato in precedenza, l’uso di qualsiasi impianto di elettrostimolazione pone in essere una controindicazione totale all’impiego della bioimpedenziometria. Dunque, abbiate cura nel descrivere al medico la vostra situazione e rispondente sempre con precisione alle sue domande.

Un altro elemento da tenere a mente riguarda la preparazione. Affinché la bioimpedenziometria risulti efficace, il paziente deve osservare alcune regole. Nello specifico:

• Non deve svolgere attività fisica nelle 12 ore precedente al test.
• Non deve assumere alcolici nelle 24 ore precedenti al test.
• Non deve aver assunto alimenti, sia liquidi che solidi, nelle 4 ore precedenti al test.

L’attività fisica, l’alimentazione e l’assunzione di alcol possono infatti falsare i risultati del test.

Bioimpedenziometria: quale il prezzo?

E’ difficile definire il prezzo della bioimpedenziometria. In primis, perché in genere viene effettuata all’interno di un contesto diagnostico più ampio, a cui viene generalmente assegnato un prezzo unico.

Secondariamente, perché il prezzo varia a seconda degli scopi dell’esame. Ad ogni modo, siamo sempre al di sotto dei 100,00 €.

• Bioimpedenziometria finalizzata alla cura della ritenzione (solo acqua): da 20,00 € a 50,00 €.
• Bioimpedenziometria finalizzata alla cura dell’osteoporosi: da 20,00 € a 50,00 €.
• Bioimpedenziometria finalizzata all’attività sportiva (calcolo massa magra e grassa): da 25,00 € a 60,00 €.
• Bioimpedenziometria a fini dietetici (massa magra, grassa, acqua): da 30,00 € a 70,00 €.

Bioimpedenziometria: come risparmiare

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, i prezzi non solo possono essere significativi, ma anche piuttosto variabili. Ciò, lungi dal rappresentare uno svantaggio, pone in essere invece ottime opportunità di risparmio.

Come fare per risparmiare? Tutto molto semplice: contattate più medici / istituti clinici, sostenete più consulti e chiedete sempre il preventivo, mettete a confronto le esperienze che avete così condotto. Infine, individuate la soluzione migliori in termini di qualità del servizio (stimata, ovviamente) e di prezzo.

Un consiglio: resistete alla tentazione del turismo medico. E’ vero, in qualche Paese dell’Est Europa e dei Balcani i servizi sanitari privati costano meno, ma lo standard qualitativo non è necessariamente garantito. Dunque, rimanete in Italia: il gioco non vale la candela.