Donne e uomini ricorrono alla chirurgia plastica al naso per motivi diversi. Ognuno di noi percepisce la propria immagine in maniera differente, molti vivono serenamente senza badare al proprio naso e altrettanti, al contrario, sono fin troppo attenti all’estetica. Perché, quindi, si decide di fare la rinoplastica?
Rinoplastica, per disagio o per capriccio?
Chi non accetta la forma o le dimensioni del proprio naso, spesso vive un senso di frustrazione che, in molti casi, si ripercuote nelle relazioni interpersonali.
L’imbarazzo di avere il naso storto, per via di una deviazione del setto nasale o un naso più lungo rispetto alla media, ha spesso origine in tenera età. Come riferisce la maggior parte dei chirurghi per rinoplastica, un’alta percentuale di pazienti che decidono di rifarsi il naso da adulti, convive con questo desiderio sin da bambino e, nella maggior parte dei casi, aspetta l’età giusta e la possibilità di raggiungere il budget per coprire i costi per la rinoplastica.
La rinoplastica colma un disagio psicologico o funzionale ma può soddisfare semplicemente un mero capriccio estetico: c’è chi vuole essere più bello senza provare le stesse emozioni di chi sogna un naso perfetto sin da piccolo…
Rinoplastica e dismorfia del naso, quali differenze tra donna e uomo?
L’idea di naso perfetto varia da uomo a donna.
Le caratteristiche femminili e maschili, infatti, vengono percepite e rielaborate molto velocemente dal cervello umano che codifica le immagini e reputa idonee le forme che appartengono al concetto imposto di bellezza.
Il profilo di una donna prevede lineamenti più dolci, una maggiore apertura dell’angolo naso labiale e frontale, una dimensione contenuta delle narici e la punta leggermente rialzata. Al contrario nella fisionomia maschile, una maggiore linearità nella forma e dimensioni, leggermente più grandi, compresa la lunghezza, rappresentano l’ideale di naso perfetto nell’uomo.
Gioca un ruolo fondamentale il concetto di “giuste proporzioni”, che sebbene non si riesca a spiegare, viene percepito ed elaborato dall’occhio molto precisamente, dandoci quella sensazione di “bello” o “brutto”, in maniera ancor più critica, quando analizziamo noi stessi.
Le donne, in generale, ricorrono alla rinoplastica principalmente per acquisire lineamenti più aggraziati e addolcire i lineamenti del viso, affinché siano in linea con i parametri del gentil sesso: chiedono di ridurre la grandezza delle narici e richiedono la rinoplastica per la punta del naso.
La rinoplastica nell’uomo invece è un’esigenza che racchiude desideri estetici come magari rendere un naso più maschile, o necessità funzionali per una deviazione del setto nasale, che potrebbe implicare problemi respiratori importantissimi da correggere.
Vi è tuttavia un gran numero di casi di femminilizzazione o mascolinizzazione del naso, richiesto dai pazienti transgender che modificano il proprio corpo per assumere le fattezze del nuovo sesso di appartenenza, che sia un viso da uomo o da donna a tutti gli effetti.
Rinoplastica, quali parti del naso sono interessate?
In base alle caratteristiche del paziente e all’esperienza del chirurgo, può essere eseguite la rinoplastica aperta e la rinoplastica chiusa, ma vediamo ora qual è la fisionomia del naso e quali le parti per cui solitamente viene richiesta la correzione.
Il naso è composto da ossa e cartilagini, rivestite dalla pelle, che formano la cosidetta piramide nasale. E’ utile sapere che le caratteristiche della pelle possono alterare la forma delle cartilagini del naso: nonostante la parte cartilaginea sostiene la struttura del naso, una pelle molto spessa potrebbe comunque alterare la forma costruita. Il chirurgo durante la visita analizzerà tutti i dettagli, così sarà chiaro il risultato auspicabile a seconda delle vostre caratteristiche.
Le componenti che giocano un ruolo fondamentale nell’estetica del naso sono:
- ossa frontali, all’altezza del sopracciglio e quindi l’angolazione naso-frontale;
- ossa nasali e dorso, dove spesso è presente una gobba;
- setto nasale, che può essere deviato;
- cartilagini triangolari e cartilagini alari (le narici), che potrebbero essere troppo pronunciate
- colummella, la porzione di tessuto che separa le narici che spesso tende a proiettarsi verso il basso.
Il giusto equilibrio di queste porzioni, creato dal chirurgo plastico, renderanno il naso armonico con il resto del volto.
Gli inestetismi più frequenti, per i quali si decide di rifarsi il naso, riguardano il dorso e le cartilagini alari: la presenza del cosiddetto gibbo nasale, ossia l’eccessiva prominenza del dorso, rende l’estetica del naso meno femminile. Chi ha il cosiddetto naso aquilino, quindi, desidera quantomeno “limare” la sporgenza ed ottenere una linea regolare per il prorpio profilo.
La dimensione delle cartilagini alari e di quelle triangolari, se accentuata, (parliamo del naso a patata), vengono ripristinate affinché la larghezza sia in armonia con la distanza degli occhi, tipicamente richiesta dalle donne.
La rinoplastica permette di ridisegnare il profilo armonico anche in soggetti che non presentano queste dismorfie, e che semplicemente vorrebbero proiettare più in alto o in basso la punta, o desiderano solamente definire l’angolazione tra naso e fronte o tra naso e labbro.
Chi vuole dare solo un piccolo ritocco e non se la sente di sottoporsi ad un vero e proprio intervento chirurgico, ha a disposizione soluzioni meno invasive come il rinofiller o rinoplastica non chirurgica. Si tratta di un ritocco efficace, veloce e poco costoso: alcuni pazienti, che sono in attesa di trovare il preventivo per rinoplastica in linea con le proprie disponibilità, ricorrono a questa alternativa..E’ bene ricordare, in questi casi, che i fillers non daranno mai il risultato delle mani del chirurgo in sala operatoria!