Far crescere il seno con le protesi è la soluzione più immediata e dal risultato più soddisfacente, se vuoi avere un seno grande. E’ importante però conoscere quali sono le protesi in commercio e quali i costi, se vuoi che la tua mastoplastica sia davvero perfetta!
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Tipi di seno e misure
L’esigenza di rifarsi il seno nasce perché il seno è piccolo o comunque non abbastanza voluminoso da garantire quella sensazione di femminilità e sicurezza, che dà invece un prosperoso décolleté.
Le misure di reggiseno come una terza potrebbero essere soddisfacenti ma già se la coppa è sotto la C iniziano i disagi, una seconda di seno poi è allarme rosso! Molto spesso, soprattutto tra le giovanissime, conta più la grandezza della forma: ci si sente bene con seno cadente a 20 anni, purché sia grande.
Quando ero piccola si diceva che il seno a coppa di champagne era il giusto equilibrio tra forma e dimensione, poi però sono arrivati gli anni ’90 e questa storiella credo sia oramai una scusa per le meno prosperose….
Credo comunque che il seno perfetto per ognuna di noi sia una questione a sé: c’è chi ama la morbidezza e chi vorrebbe un seno troppo sodo, a chi piacciono i seni molto distanziati e a chi perfettamente accostati, chi preferisce volumi proporzionati e chi vorrebbe seni enormi.
Nonostante il seno rappresenti tipicamente un simbolo molto importante per l’affermazione della propria femminilità e capacità seduttiva, fortunatamente viviamo in una società dove possiamo permetterci di compiacere i nostri capricci nel modo che più riteniamo opportuno e far crescere il seno con le protesi è oramai un desiderio tanto diffuso quanto assecondato!
La chirurgia plastica al seno e i produttori di protesi hanno colto le nostre esigenze creando una vasta gamma di prodotti per riprodurre le forme che più si accostano ai nostri desideri.
Protesi al seno: quali sono le aziende produttrici e che garanzia offrono?
La prima cosa importante, oltre capire che aspetto vorreste per il vostro seno rifatto, è sapere quale tipo di garanzia viene data alla protesi, da parte del produttore.
Iniziamo col dire che al mondo ci sono circa trenta produttori di protesi mammarie ma solo alcuni sono i nomi più conosciuti, pochissimi dei quali certificati dalla FDA (Food and Drugs Administration), l’ente americano preposto al controllo dei dispositivi medicali.
La certificazione della FDA non implica la possibilità che quel determinato prodotto sia venduto o meno in Italia, solamente l’approvazione di un organo riconosciuto a livello mondiale ne innalza il prestigio, e soprattutto il costo.
A tutela delle pazienti e a seguito dello scandalo delle protesi pip (Poly Implant Prothese), ogni protesi deve avere delle certificazioni imposte dalla Comunità Europea e per ogni mastoplastica eseguita devono essere rilasciati i seguenti dati:
- Numero di serie della protesi
- Data e luogo dell’intervento
- Informazioni relative al chirurgo plastico che ha effettuato l’operazione
- Informazioni relative alla struttura dove è stata eseguita la mastoplastica additiva
- Informazioni relative alla paziente che le indossa.
A tutte le pazienti che si sottopongono a mastoplastica additiva viene consegnato un tesserino identificativo della protesi. Come previsto dalla normativa europea oltre fornire i dettagli del prodotto, rappresenta la garanzia concessa dagli stessi produttori.
Le case produttrici più conosciute oggi sono:
- Allergan: famosa anche per essere il colosso del Botox, è un’azienda americana con stabilimento produttivo in Costa Rica. Tra i produttori è il più innovativo e quello che probabilmente detiene la maggior varietà di protesi al mondo. La garanzia offerta dalla Allergan rimborsa le spese dell’intervento in caso di rottura, di sostituzione per contrattura capsulare per un periodo di 10 anni.
- Mentor: appartenente al gruppo Johnson & Johnson, nei suoi stabilimenti in California ed Olanda produce una vasta gamma di protesi per il mercato Europeo e Statunitense. La Mentor garantisce le sue protesi a vita, copre le rotture e le contratture capsulari di III e IV tipo per un periodo di 10 anni, rimborsa il costo della protesi controlaterale (nel caso in cui sia necessario l’adeguamento) e offre un risarcimento di 1.000 euro.
- Silimed: il colosso brasiliano, approvato dalla FDA, è tra i più conosciuti ma protagonista di recenti problemi per la presenza di particelle anomale nei dispositivi medici prodotti.
- Eurosilicone: fondata in Francia nel 1991, distribuisce nel mercato Europeo le protesi dai costi più contenuti. La garanzia per le pazienti è di 10anni, copre le rotture e le contratture capsulari di terzo e quarto grado, compreso il ricambio contro laterale, se necessario.
- Motiva: azienda Portoricana tra le più giovani, produce le nuovissime protesi ergonomiche, nelle quali viene introdotto un microchip per il riconoscimento del prodotto in qualsiasi momento. Anche la Motiva da prova dell’alta qualità dei prodotti concedendo una garanzia fino a 10 anni.
Protesi mammarie, di quali i materiali sono composte?
Quando parliamo di protesi seno migliori dobbiamo partire dal presupposto che tutti i prodotti commercializzati in Italia, soprattutto a seguito degli spiacevoli accaduti recenti, sono assolutamente certificati e sicuri.
Certamente ci sono protesi più costose e meno costose ma non è detto che far crescere il seno con le protesi più costose sia davvero la migliore soluzione nel vostro caso.
Il materiale di cui sono composte le protesi può essere soluzione fisiologia o silicone (ovviamente non parliamo del Saratoga ma di un silicone gel utilizzato per i dispositivi medici, quindi tranquille perché i controlli sono sempre più rigidi!)
Tempo fa il rivestimento superficiale era in silicone liscio, il che portava a frequenti problemi di rotazione e trasudazione. Oggi la tecnologia di microtesturizzazione fa si che la superficie esterna, in elastomero di silicone, sia più ruvida e crei attrito con i tessuti in modo da rimanere stabile una volta impiantata. Alcune protesi invece sono racchiuse da un rivestimento di poliuretano, che garantisce una completa adattabilità della forma.
Il silicone posto internamente ha una consistenza gommosa che rimane morbida al tatto e anche nel remoto caso di rottura non viene diluito nell’organismo ma rimane compatto all’interno della sacca di rivestimento.
La Allergan, ad esempio, propone nel suo vasto assortimento di dispositivi due tecnologie innovative: Biocell ed Intrashell, la testurizzazione della superficie esterna che consente l’aderenza della protesi e la riduzione dell’effetto di trasudazione del silicone.
La composizione interna è disponibile in più tipologie di gel: il silicone ad alta coesività permette di ridurre i fenomeni di wrinkling, la rotazione o le eventuali pieghe, vista la struttura più compatta del gel interno.
Le nuovissime Allergan Natrelle 510 (ex McGhan 510) sono composte da due strati di silicone: uno più morbido, nella parte posteriore che è concava, ed uno più coesivo, nella parte anteriore, per garantire la completa adattabilità al corpo ed ottimizzare il risultato su seni particolarmente cadenti, con capezzolo proitettato verso il basso.
Alcune protesi, utilizzate soprattutto nel Regno Unito hanno l’interno di soluzione salina, altre sono prodotte in Hydrogel, ma attualmente sono vietate in alcuni Paesi.
Protesi mammarie, quante misure e quali tipologie?
Quando pensate come aumentare il seno dovrete innanzitutto aver chiaro quale misura vorreste raggiungere e valutare insieme al chirurgo se possa essere raggiungibile in base alle vostre caratteristiche.
Innanzitutto dovete avere idee chiare circa l’aspetto che vorreste dare al vostro seno una volta rifatto: vi piace l’effetto rotondeggiante alla Pamela Anderson o preferite un seno grande naturale? Desiderate solo dare un po’ di volume o volete raggiungere una sesta di reggiseno?
Già con questi presupposti anche il chirurgo plastico saprà indirizzarvi sul prodotto che racchiude le caratteristiche anatomiche da voi predilette. Le protesi al seno infatti sono rotonde o anatomiche e oggi sul mercato ci sono anche le nuovissime ergonomiche.
La differenza tra le rotonde e le anatomiche (o a goccia), come si evince dalla parola stessa, danno due risultati diversi. C’è però da fare un’osservazione: la protesi anatomica garantisce un risultato decisamente più naturale in posizione eretta, ma sdraiate o sul fianco tendono a rimanere ferme lì: se siete molto magre rischiate di mostrare un risultato artefatto…proprio nel momento clou!
Perciò fatevi consigliare bene dal vostro chirurgo di fiducia e, se la naturalezza del risultato vi sta particolarmente a cuore, esprimete subito la vostra volontà perché potrebbe consigliarvi tutt’altro prodotto.
La nuova generazione di protesi ergonomiche, introdotte sul mercato dalla Motiva, hanno forma rotonda ed essendo costituite da un silicone particolarmente adattabile, di plasma alla forma naturale una volta inserite. Una corporatura minuta o una scarsità di tessuto nella mammella potrebbero non permettere l’impianto di misure grandi.
Le protesi al seno vengono misurate in cc: se prendiamo come riferimento la soluzione fisiologica 1cc equivale ad 1gr; nelle protesi al silicone questa regoletta ovviamente decade poiché il peso specifico del silicone è maggiore dell’acqua e quindi potremmo dire che 1 cc di silicone rappresenti più di un grammo. Per semplificare il tutto diciamo che 1 grammo di silicone equivalga a circa 1 centimetro cubo.
Questa premessa è utile perché capire le tabelle di conversione, la maggior parte delle aziende produttrici utilizzano i cc come metro di misura, la Allergan invece propone i suoi prodotti in grammi.
Parliamo poi della cosiddetta proiezione, lo spessore massimo raggiunto dal dispositivo: nelle protesi anatomiche la proiezione è costruita nella parte inferiore, in modo da riprodurre la naturalezza del seno, mentre le rotonde hanno la proiezione centrale, riempiono quindi anche la parte superiore della mammella.
Detto ciò, le protesi al seno quali misure hanno?
In linea di massima vanno dai 125 grammi agli 850 grammi, un bel range direi! Diciamo che ogni step permette di far crescere il seno di una taglia di reggiseno, più o meno, perché tutto dipende dalla forma della protesi (le anatomiche danno un risultato più esiguo rispetto alle rotonde).
Diciamo che ogni 150 gr circa il seno aumenta di una taglia: dipende ovviamente dal punto di partenza, se avete un seno piccolo, diciamo una seconda scarsa, per raggiungere una terza sarà necessario scegliere almeno una 300 cc.
Ovviamente, come già detto, ogni caso è a sè e ricordate che oltre all’effettiva grandezza dell’impianto, la vostra costituzione, le caratteristiche del seno e della pelle, inciderà la tipologia di esecuzione della mastoplastica additiva (sottomuscolare, sottoghiandolare o Dual Plane).
Il chirurgo nel preventivo della vostra mastoplastica, vi darà tutti i dettagli relativi alle varie protesi, essenziali per fare una scelta consapevole.
Far crescere il seno con le protesi, quanto costa e quanto dura il risultato?
La durata delle protesi al seno è di gran lunga maggiore rispetto a tanti anni fa. La maggior parte delle protesi mammarie Allergan, così come per le altre case, sono garantite a vita. Questo non significa che sicuramente trascorrerete la vita con gli stessi impianti, ed è infatti consigliabile effettuare dei controlli periodici.
Tendenzialmente 10 anni è il periodo in cui effettivamente il dispositivo mantiene integra la struttura, difatti Mentor, Eurosilicone, Silimed ed altri offrono la garanzia che copre questo periodo.
Il costo delle protesi al seno varia a seconda della casa produttrice e l’approvazione alla FDA è un valore aggiunto che si riflette nel prezzo. Il range va, approssimativamente dagli 800 euro ai 1500 euro, come prezzo medio, comparando le varie case produttrici.
E’ bene ricordarvi che nella garanzia offerta in caso di rottura o contrattura, molto spesso le spese della sala operatoria e l’onorario del chirurgo non sono contemplate nel rimborso, durante il consulto preventivo con il medico chiarirete ogni dubbio.